La questione orso non si è esaurita, ma è parte di un problema diventato ancor più pressante e gravido di conseguenze, non solo per gli orsi, ma per tutti, anche per le persone.
Un problema di cui si parla, ma di cui non si parla abbastanza.

La crisi climatica è il principale problema che ci troviamo ad affrontare e il cui impatto diventerà sempre più devastante.
Le conseguenze del cambiamento climatico sono sotto gli occhi di tutti, ma purtroppo c’è ancora chi sceglie di non vedere, chi accampa scuse, chi rifiuta di comprendere.
Bear the Planet. In questo caso "bear" può significare solo "sostenere", nessun altro significato va bene.
Abbiamo unicamente questo pianeta.
Non è infinito, illimitato, come non sono illimitate le sue risorse. Ci sono dei limiti e non sono limiti da sopportare di malavoglia.
La Terra, il clima, la biodiversità. Tutte cose che dobbiamo sostenere e supportare se vogliamo avere speranze per il futuro.
Le ripetute alluvioni in Emilia Romagna e in molti paesi europei non sono bastate a far aprire gli occhi.
Il disastro nella regione di Valencia, dove in poche ore è caduta la quantità di pioggia che di solito cade in un intero anno, fa immaginare, a molti, bizzarri scenari di complotti, piuttosto che ammettere il cambiamento climatico e soprattutto la sua causa, noi stessi.
Ma comunque sono tutti eventi che non hanno toccato direttamente il Trentino, da noi va tutto bene, non sta succedendo nulla di insolito.
Ma è proprio così?
La Tempesta Vaia avrebbe dovuto insegnarci qualcosa. Un tempesta così distruttiva è stata una novità imprevista per il Trentino e in eredità ci ha lasciato il bostrico, una piaga per i nostri boschi, che prospera anche grazie alle temperature più alte.
Ma quindi, come stanno andando le cose qui da “noi”?